La tua passione per la scrittura e in particolare per la poesia è nata circa trent'anni fa, giovanissimo ti sei avvicinato a questa arte: cosa, nella tua vita, ha fatto sì che ci fosse questo incontro perfetto? Ben trovata. Ilaria e grazie per lo spazio che mi hai concesso. Ho cominciato a scrivere alla fine degli anni ’80 in maniera del tutto casuale, perché ero innamorato di una mia compagna di scuola. Con gli anni però la scrittura è diventata parte integrante di me e il foglio un amico con il quale mi sfogavo e al quale confidavo i miei stati d’animo, le mie gioie e i miei malumori ed ogni volta che lo facevo mi sentivo liberato di qualche peso morale. Ed ancora oggi è così. Sei raccolte di liriche, in questi anni, e numerosi riconoscimenti letterari, con prestigiosi premi: c'è uno a cui ti senti maggiormente legato? Sono molti i riconoscimenti al quale sono legato, in particolare al 1° posto, l’unico, ottenuto a Roma nel 2012 al Premio Luce dell’arte e poi al 2° posto ottenuto nel 2015 a Lugano al Premio Internazionale Europa. Ma aldilà di questo penso che il premio più bello siano le tante belle amicizie che sono nate anche al di fuori dell’Abruzzo, persone con le quali ogni tanto ci si rincontra in giro e si condividono bei momenti di poesia e non. Nel 2016 hai conseguito il Premio Histonium alla carriera, per aver dato lustro alla tua città e alla tua regione, appunto a Pescara e all'Abruzzo: che emozione è stata e soprattutto te lo aspettavi? Per me è stata un’emozione grande e soprattutto inaspettata, perché in genere il premio alla carriera viene dato dopo tanti anni di esperienza, diciamo 20 o 30. Io invece, pur se scrivevo da tanti anni avevo iniziato a farmi conoscere solo nel 2010, quindi 6 anni prima. Dunque puoi immaginare la sorpresa che ho avuto quando mi è arrivata la comunicazione. In più occasioni hai unito la tua arte poetica a quella pittorica, con diverse e prestigiose collaborazioni, per citarne una, quella con la pittrice napoletana Letizia Caiazzo: insieme a lei hai partecipato, nel 2015, alla mostra "Anima in cornice", presso il Museo Vittoria Colonna, di Pescara: come mai l'esigenza di esprimerti attraverso altre forme di arte, seppure indirettamente? Penso che i quadri siano delle poesie fatte di immagini perché spesso sono la rappresentazione di qualcosa, proprio come le poesie stesse, quindi secondo me le due arti si possono coniugare alla perfezione. E poi ti confesso che da bambino sognare di fare il pittore perché mi piaceva disegnare. La vita poi mi ha portato su un’altra strada però mi sento ancora legato all’arte del disegnare. "Tutto in un abbraccio (per sempre)" è la tua opera più recente: quanto c'è bisogno di abbracciare gli altri, adesso, in questo tempo che stiamo vivendo? Il libro è uscito ad ottobre del 2019 e voleva essere un omaggio a quello che secondo me è uno dei gesti più belli che si possano regalare ad una persona, perché l’abbraccio ti fa sentire amato e protetto. E’ qualcosa di cui non si può fare a meno e l’arrivo del Covid ha accentuato ancora di più questo concetto, poiché dovevano essere evitati. Io spero che si possa tornare al più presto a darli anche se ti confesso che non mi sono tirato indietro quando me li hanno chiesti, ovviamente in quantità minore. Tu e il lockdown da pandemia da covid: quanto è stato difficile resistere senza eventi e soprattutto la clausura forzata ti ha ispirato qualche opera in divenire e qualche nuovo progetto? E’ stato duro soprattutto il fatto di dover stare chiusi e non poter vedere le persone con cui solitamente si condividono momenti di allegria ma anche di riflessione. E gli eventi letterari sono tra questi, ma secondo me era qualcosa che si doveva fare se volevamo sperare di tornare ad una vita normale. Ho scritto diverse poesie dedicate a questo argomento e qualcuna entrerà sicuramente nella mia prossima raccolta perché descrivono un momento del nostro percorso esistenziale che spero non si ripeta mai più. Siamo in chiusura, lascia un messaggio ai nostri lettori... Il messaggio che vorrei lasciare è di credere sempre nei propri sogni. Se hai un sogno devi cercare di realizzarlo perché è meglio provarci e fallire che non averci provato per niente.
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Marzo 2022
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